Giardino
I giorni si sono accorciati, la temperatura è diminuita, caratterizzando molte caducifoglie con vivaci colori autunnali. Le foglie, se rastrellate, vanno accumulate in un angolo del giardino o nella gabbia metallica del “composto”. Durante i mesi invernali e con la costante umidità, la decomposizione viene accelerata e il fogliame si trasformerà in ottimo terriccio ricco di humus.
A partire da questo mese è possibile piantare o trapiantare alberi o arbusti in riposo vegetativo mentre per i sempreverdi e le conifere è preferibile rimandare l’operazione alla prossima primavera.
Se le condizioni metereologiche lo consentono, la crescita del “tappeto verde” continua anche se fortemente rallentata e si potrebbe effettuare l’ultimo taglio. Il prato può essere ancora eventualmente concimato in questo periodo.
Appena hanno perso le foglie, i girasoli, le belle di notte, l’elenio e gli aster perenni vanno tagliate alla base e legate tra di loro le lunghe (e taglienti) foglie dell’erba della pampa (Cortaderia selloana).
Terrazzo
L’abitudine di ricoverare i vasi con sempreverdi in cantine buie o semibuie tralasciando qualsiasi cura, comprese le annaffiature, è assolutamente da abbandonare; altrimenti in primavera, oltre alla morte di diversi esemplari, altri avranno fusti deboli, con foglie pallide o secche e necessiteranno drastici tagli che ritarderanno la formazione della nuova chioma e la successiva fioritura.
Durante il ricovero in locali illuminati e con temperature ottimali è necessario annaffiare con regolarità, a dosi sufficienti, evitando il disseccamento del terriccio. Le piante vanno osservate periodicamente, eliminando eventuali fiori e foglie con macchie o lesioni.
Si devono ritirare i gerani da finestre e balconi per sottrarli a temperature inferiori a +5 °C e per provocare una benefica fase di riposo.
Appartamento
Diminuire progressivamente le annaffiature, sospendere le concimazioni delle piante d’appartamento e aumentare il più possibile l’umidità dell’aria. Vaporizzare quotidianamente il fogliame con acqua a temperatura ambiente, mettere le piante in posizione luminosa per evitare che la pianta assuma un aspetto filiforme.
Orto
Gli ‘impegni’ nell’orto sono ora molto limitati. Eventuali protezioni devono essere predisposte prima dell’arrivo delle brinate e – più tardi – delle gelate; se mancassero gli ortaggi sarebbero inutilizzabili. Prezzemolo, ravanelli, lattughe, cavoli, si devono proteggere nei ‘tunnel’ o in altri modi che permettano il passaggio della luce. Per altri ortaggi, se opportunamente difesi, si protrae il tempo del consumo (ad es. bietole da coste, carote, cavolfiori). Un’abbondante copertura fogliare (con uno spessore di almeno 5-10 cm) isola in modo naturale ed ottimale, limitando gli effetti del gelo sulle sensibili piante orticole!
Frutteto
È possibile mettere a dimora nuove piante; sono opportune le concimazioni autunnali di numerosi fruttiferi, normalmente finalizzate in questo periodo ad un apporto di fosforo e di potassio.
Termina la raccolta dei kiwi (actinidia), delle castagne, delle “bronzee” nespole (Mespilus germanica), delle melegrane e dei kaki (questi ultimi colti sugli alberi già spogli).
Andrea Branca
